Giugno 1998 – Scritta nel 1668, “L’Avaro” è una delle commedie più famose dell’autore francese Jean Baptiste Poquelin, in arte Moliére (1622-1673). In cinque atti, narra la storia di Arpagone, uomo dedito esclusivamente all’attività di accumulare ricchezze con qualsiasi tipo di attività, lecita o illecita, usura, strozzinaggio e affari loschi. Per di più egli è famoso ovunque per la sua insopportabile avarizia e per il regime austero cui sottopone tutta la sua famiglia, in particolare i due figli, Elisa e Cleante, ma anche i suoi servi. Accanto al motivo dell’avarizia del protagonista vi è una complicata vicenda amorosa: Arpagone, vedovo da tempo, si mette in testa di sposare la giovane e povera Mariana, la quale, però, è già segretamente fidanzata con Cleante. Inoltre Valerio, intendente di Arpagone e suo uomo di fiducia, tesse alle sue spalle un inganno per sposare Elisa, con la complicità dei servi e dello stesso Cleante. Dove si parla di intrigo non può mancare la figura dell’intrigante, ed ecco che sulla scena arriva Frosina, donna scaltra e abile nell’ordire inganni e nel combinare matrimoni, alla quale Arpagone si affida per conquistare Mariana. All’originale di Moliére sono stati aggiunti alcuni personaggi, quali il secondo servo Tartufo, gli aiutanti del cuoco e il Iacchè Serafino. Su questo intreccio di vicende e di equivoci si fonda la comicità della commedia, che è stata presentata per la prima volta da “La Giostra” il 13 giugno 1998 presso il Teatro dell’Istituto Salesiano di Cagliari.
Interpreti:
Alessio Garau (Arpagone, l’avaro); Edi Maria Borrelli (Frosina, l’intrigante); Massimo Meli (Valerio, intendente di Arpagone); Michela Barbarossa (Elisa, figlia di Arpagone); Irene Deiana (Mariana, amata da Arpagone); Francesco Sestu (Cleante, figlio di Arpagone); Michela Pani (Saetta, servo); Laura Affinito (Tartufo, servo); Laura Cuccu (Monna Claudia, serva); Stefano Anedda (Mastro Giacomo, cuoco e cocchiere); Claudia Mitidieri (1° aiutante del cuoco); Roberta Uccheddu Martino (2° aiutante del cuoco); Oriana Bernardi (Fildavena, lacchè); Sara Pusceddu (Merluzzo, lacché); Giovanna Tronci (Serafino, lacché); Nicola Camba (Mastro Simone, il mediatore); Lucio Careddu (Il commissario); Rossella Atzori (L’aiutante del commissario); Carlo Melis (Anselmo, promesso sposo di Elisa).
Regia e Direzione di scena:
Francesco Sestu; Cristiano Tanas.
Assistenti di scena:
Laura Cuccu; Eleonora Sanna.
Responsabile tecnico:
Guido Cantone.
Scenografia:
Gianfranco Pintus.
Consulenza artistica:
Pinella Fenu.
Costumi:
Agnese Cannas; Greca Tratzi; Unione ex-allievi Don Bosco di Cagliari.
Musica:
Salvatore Angius.
Fotografie:
Mario Deiana; Antioco Anedda.
Trucco:
Letizia Moretti; Francesca Vigo; Michela Vigo.
Si ringraziano:
Don Gianni Argiolas, Don Gianni Marcias, Don Vincio Murru e la Comunità Salesiana per la collaborazione; Guido Cantone, Mirko Manchia, Luca Manconi, Giovanni Ambu, Massimo Meli, Michela Pani e Michela Vigo per la verniciatura delle quinte; Gemiliano Pitzanti e Daniela Sanna per l’amichevole partecipazione.

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