Lo Scarfalietto (2008)

Giugno 2008 – Eduardo Scarpetta nasce a Napoli il 13 marzo del 1853; debutta in teatro nel 1868, si ritira dalle scene nel 1909 e muore il 29 novembre 1925. “Lo Scarfalietto” (1881) è una delle sue commedie meglio riuscite, scritta nel 1881 e ispirata all’opera francese “La Boulè” di Meilhac e Halèvy. Il personaggio centrale, don Felice Sciosciammocca, è una delle maschere più frequenti della sua opera, che esprime in sè i caratteri fondamentali della commedia napoletana, i quali ricorrono senza dubbio anche nell’arte di Eduardo De Filippo. Il primo atto si svolge nella casa di Amalia e Felice Sciosciammocca, giovani sposi, i quali, a seguito di continui litigi, che vedono coinvolti anche i loro camerieri, Michele e Rosella, decidono di separarsi chiamando in causa i loro avvocati, Anselmo e Antonio. Nelle liti viene coinvolto anche il malcapitato Gaetano Papocchia, uomo curioso e dal carattere singolare, che si rivolge ai coniugi per affittare una casa di loro proprietà nella quale sistemare la sua giovane amante, la ballerina Emma Carcioff.
La scena del secondo atto è ambientata dietro le quinte del teatro dove lavora Emma, nel quale fervono i preparativi per il nuovo spettacolo. Qui si reca spesso don Gaetano, che ricopre di gentilezze la ragazza, non sapendo che la stessa ballerina è amata anche da Antonio. E qui capitano anche Felice e Amalia, che pretendono a tutti i costi che Gaetano diventi loro testimone nella causa di separazione. Nella confusione generale si inserisce anche Dorotea, moglie di Gaetano, che, venuta a sapere della storia di suo marito con la ballerina, è decisa a chiedere giustizia.
Il terzo atto è ambientato in un’aula di tribunale, dove convengono tutti i personaggi della commedia e dove, dopo le testimonianze e le arringhe degli avvocati, la giuria potrebbe proclamare il verdetto finale. Ma nell’atmosfera esagerata e inverosimile delle storie di Scarpetta tutto è possibile.

Otto anni dopo la prima rappresentazione da parte del C.G.S. La Giostra, “Lo Scarfalietto” è tornato in scena per due volte nel 2008, a giugno e a dicembre, con l’attuale gruppo teatrale dei Licei, per la regia di Michela Barbarossa, Silvia Manca e Federica Lippi.

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