Regia: Clint Eastwood
Durata: 96 minuti
Genere: biografico, drammatico
Soggetto: dalle memorie di Chesley Sullenberger, Jeffrey Zaslow (co-autore)
Sceneggiatura: Todd Komarnicki
Interpreti: Tom Hanks (Sully), Aaron Eckhart (Jeff), Laura Linney (Lorraine Sullenberger), Anna Gunn (Elizabeth Davis), Mike O’Malley (Charles Porter)

“I can say with absolute confidence that […], there is still an ‘X’ in this result, and it’s you, Captain Sullenberger. Remove you from the equation, and the math just fails.”
(Possiamo dire in assoluta confidenza che c’è ancora un fattore X in questo risultato, e questo fattore è lei, capitano Sullenberger. Eliminiamolo, e l’equazione non torna più.)

‘Sully’, uscito nelle sale a Dicembre 2016, racconta un episodio realmente accaduto e da tanti conosciuto come “Miracolo sull’Hudson”.

Chesley Sullenberger, noto a tutti come Sully, è un pilota di esperienza decennale che si trova costretto, insieme al primo ufficiale con cui è in servizio, ad atterrare sul fiume Hudson a causa della compromissione di entrambi i motori dell’aereo. Nonostante egli porti in salvo tutti i 155 passeggeri presenti a bordo dell’aeromobile, sebbene in tantissimi lo considerino un eroe, deve affrontare e fronteggiare le autorità competenti in materia, che aprono un’inchiesta insinuando i sospetti di una presunta cattiva gestione dell’emergenza.

Fermezza, impassibilità e razionalità contraddistinguono Sully e il suo operato ma, attraverso il montaggio, i continui flashback e la musica che scandisce lo scorrere delle scene, scopriamo caratteristiche del capitano che vanno ben oltre l’apparente freddezza; notiamo come la componente più ‘umana’ emerga spesso anche attraverso i piccoli gesti.

Sono dell’opinione che questo sia un film da vedere almeno una volta nella vita, non solo per la storia in sé, quanto per ciò che sta dietro.

Quando Sully viene elogiato per essere riuscito a compiere l’impresa ed averlo fatto solo grazie alle sue capacità, appare in evidente disaccordo; traspaiono dai suoi comportamenti i valori, la sensibilità e l’umiltà di chi è consapevole che agire da soli non sempre equivale a fare un lavoro migliore ma anzi, che il contributo di ciascuno è fondamentale per il conseguimento dell’obiettivo.

Negli occhi del pilota, che poi sono un po’ anche i nostri, si alternano il terrore di aver sbagliato e la consapevolezza di aver fatto il massimo. Ci identifichiamo così tanto in lui da aver voglia di alzarci e rispondere al posto suo a tutte le accuse che gli sono attribuite. Ci proiettiamo nella situazione al punto da giustificare il suo operato e le sue scelte, senza saper riconoscere neppure una delle migliaia di spie e pulsanti presenti in cabina di pilotaggio.

Consigliato a chi ha voglia di emozionarsi grazie a primi piani da brivido, tachicardia da suspence, flussi di coscienza ‘animati’ e ‘muti’ ma, soprattutto, a chi riuscirà ad immedesimarsi nei panni dell’ormai nostro caro vecchio (e saggio) Sully.

Sully – Trailer Ufficiale (ita)

Annalisa Baranta

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